Blow Up (IT)
Scoperto e lanciato da Lawrence English, per la cui Room40 sono usciti i primi due dischi Summer Feelings e Painting Sky Together, il ventitreenne Tomasz Bednarczyk ha bruciato le tappe, approdando per l’album numero tre alla 12k. I cambiamenti rispetto allo spettacolare esordio, già intravisti nel secondo lavoro, qui appaiono lampanti: maggiore è l’attività di trattamento e processing nella nebulizzazione del suono acustico che parte essenzialmente dall’impiego di pianoforte e chitarra, indefinita sostanza pulviscolare, schegge di meteoriti e varia materia siderea disciolte nella volta astrale tratteggiata dal giovane autore polacco. Nella quale brilla giusto a metà l’astratto corpo celeste di “The Sketch”, tasti d’avorio di Adrian Klumeps (Triosk) e field recordings di Sawako, come e più degli altri attraversato da un sentore d’intangibilità, come di ritrosia al tatto, timidezza sedimentata nell’interiore profondo e languori che, seppure fragili, possono ormai dirsi ontologici a tutti gli effetti. (7/8) Nicola Catalano