Review of Solo Andata [12k1056]

Sentireascoltare (IT)

Vige autenticità del materiale in questo secondo album del duo australiano Solo Andata in uscita per la 12k, mixato dallo stresso Taylor Deupree e masterizzato da Giuseppe Ielasi.

Una scelta questa che accompagna tutta la durata del disco, che lascia coesistere simultaneamente natura (fiele recordings che catturano risonanze di ghiaccio, acqua o vento) ed artificio (quello creato dallo strumento, pochi per la verità qualche tratto di chitarra acustica, pianoforte, violoncello).

Il tutto, per assiomi e ragionamenti deduttivi perseguito con un unico intento l’armonia, narrata nel continuo fluido di architetture orizzontali, prive di goemeterie prestabile, addomesticate si ma non lasciate allo stato selvaggio.

Paul Fiocco e Kane Iin hanno bisogno delle miniature e in questo che acquista qualità figurativa l’arete sonora di Solo Andata nessuna severa scelta di dettagli in micro-droni ma caldi e graduali inni, vicini a un certo stile alla Lawrence English.

Dichiaratamente ambient questo esordio con la 12k si troval a suo agio prima nell’isolazionista e introversa “Ablation” poi, in una morsa di microsuoni in gorghi (“Hydraulic Fluctuations”), si lascia sprofondare, increspare (“In The Light Storming”) o incantare da mondi acustici (“Look For Me Here”) o negli intensi bagliori in loop che evocano l’origine e le polverio d’archivio alla William Basinski (“Canal Rocks”).

Facile associare elementi di astrazione e libera a queste otto tracce, difficile trovarvi qualcosa fuori posto ed alla fine dei conti necessario ricorrervi per dissetare sogni.

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