Review of Between You And The Shapes You Take [12k1078]

Rockerilla (IT)

In vent’anni di carriera Stephen Vitiello ha collaborato con alcuni pesi massimi dell’elettronica e dell’elettroacustica, da Tetsou Inoue a Scanner, passando per Michael J Shumaker e Lawrence English. Le collaborazioni con Molly Berg (Fuzzy Baby, Hotel X, Jason Molina) sono però una storia a sé: come se Vitiello riuscisse a tirar fuori l’aspetto più romantico della sua musica, quando aiutato dalla giovane musicista americana, come già era accaduto nel 2009 per <i>The Gorilla Variations</i> e due anni più tardi nell’omonimo esordio dei MOSS. Nelle dieci tracce di <i>Between You And The Shapes You Take </i> la Berg suona il clarinetto e le percussioni oltre a cantare in un paio di occasioni. Il è stato mixato dal  solito Taylor Deupree e come negli ultimi capolavori del boss della 12k, i suoni acustici sono prevalenti mella scelta del mix finale: frasi di chitarra acustica, clarinetto o violino (suonato da Hahn Rowe) lasciati alla deriva sulle  delicatissime trame intessute dai loop e dai sintetizzatori di Vitiello. Dalla prima traccia in scaletta (“From Here”) all’ultima (“Another End”) il disco non perde un momento la sua strabiliante intensità, rimanendo sospeso tra liquidità elettroniche e calore acustico, ravvivato da melodie che lentamente si distendono tra i silenzi incantevoli creati da Stephen e Molly. INCANTEVOLE. Roberto Mandolini

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