Review of Apikal.Blend [12k1022]

Blow Up (IT)

Il “tedesco a Parigi” Jurgen Hecklet riesce a convincere sul terreno minatissimo del glitch elettronico elaborando con notevole acume microstructure digitali dove fa convergere con rara felicita inventiva granuli noise, emozioni chitarristiche e suoni ‘trovati.’ Dopo l’ottimo esordio Basal e l’altrettanto convincente seguito Stengel, ecco adesso Apikal.Blend, disco che si fa riassunto e summa dei precdenti ma che sposta il discorso ancora in avanti, da un lato aggiungendo maggiori ‘dosi’ di chitarra e dall’ altro costringendo l’anarchica predisposizione del digitale dentro gabbie stringenti e ferme senza comunque snaturame gli aspetti. In pratica, il passaggio dalla ‘scoperta’ del suono alla sua gestione (poetica). Ricorda il primo, ottimo Pimmon. (7/8) – Stefano Bianchi.

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